Tu non sei i tuoi pensieri (come relazionarti al tuo ego) | Il lavoro su di sé :

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martedì, agosto 12, 2014

Tu non sei i tuoi pensieri (come relazionarti al tuo ego)

tu non sei i tuoi pensieri


"Quando riconoscete che c’è una voce nella vostra testa che finge
di essere voi, e che non smette mai di parlare, allora state risvegliandovi dalla vostra identificazione inconscia con il flusso del pensiero. Quando notate quella voce, vi rendete conto che chi siete non è quella voce – colui che pensa – ma colui che ne è consapevole"
Eckart Tolle


Ti sembrerà strano sentire e leggere queste parole, ma la causa di tutti i tuoi problemi, ha a che fare con la tua difficoltà di disidentificarti con i tuoi pensieri.


In altre parole, ogni situazione che vivi, bella o brutta che sia, può diventare un problema solo se sono i tuoi pensieri a deciderlo e se tu credi di essere i tuoi pensieri, sei fregato. 

In linea di massima la maggior parte delle persone è già fregata, (basta guardare per due minuti qualsiasi programma alla televisione per rendersene conto,e se non ti basta prova a stare 5 minuti nel traffico del lungo tevere!), perchè è convinta di essere la voce che sente in testa, e questo triste fatto, spinge a vedere problemi dove questi non ci sono.

Letteralmente: come burattini tirati dai fili del burattinaio, noi ci muoviamo nel mondo in base a quelli che sono gli impulsi dettati da energie psichiche ed emotive che vivono dentro di noi e grazie a noi.




La situazione si aggrava per due motivi:
  1. non abbiamo la minima idea di cosa sia davvero l'ego
  2. non siamo abbastanza forti da dominare queste forze misteriose che decidono per conto nostro ogni aspetto della nostra vita.

Lasciami fare un esempio:
quante volte ti è  capitato di litigare con il tuo partner?

Si inizia con il classico fraintendimento per poi arrivare ad offese ed insulti sempre più pesanti e finire sul personale.

Ferito nel profondo, offeso e risentito,il malcapitato non può fare a meno di "reagire"

agli insulti ricevuti, dando il via ad emozioni e pensieri incontrollabili,

[Nota] La "Reazione" è il punto centrale di tutto il discorso.
E qualche riga ancora e scoprirai il perchè! 

Così che in balia di 300 impulsi al secondo,il nostro malcapitato vaglia piani bellici vendicativi, per finire inevitabilmente in un loop di pensieri negativi sconsolanti e deprimenti.

[Nota ancora] Il malcapitato sono ovviamente io, questo post è frutto di tante urla subite nel corso della mia vita sentimentale!

Ma andiamo al punto e prova a chiederti:
chi è che ha deciso di reagire così? 


  1. Puoi dire che hai scelto tu di arrabbiarti, sentirti triste e passare ore e ore a rimuginare sulle stesse cose?
  2. Hai deciso tu di offendere a tua volta e avere pensieri neri e vendicativi?
  3. E soprattutto, hai scelto tu di sentirti male e di chiuderti nel tuo orgoglio per giorni e giorni nella speranza di sentirti dire "scusa, hai ragione?"


La risposta è proprio quella che ti aspetti: NO!


E allora se ti rendi conto che c'è qualcosa che non torna, ti puoi seriamente domandare: 
se non sono io a decidere per me, allora 
di chi sono e da dove vengono i tuoi pensieri e soprattutto come posso andare verso la pace mentale e il benessere?



Il vero nemico: la tua reazione
Chi è che pensa al posto tuo?

Entriamo nel bello del discorso, e cerchiamo di capire chi è allora il famoso burattinaio che muove i fili dei nostri pensieri e delle nostre emozioni e ci porta a reagire.

Qualunque tipo di reazione è messa in atto da pensieri ed emozioni del tutto automatici, creati dal tuo sfidante personale.
(o se preferisci possiamo chiamarlo ego).

E anche se probabilmente ancora non lo sai, il fine dell' esistenza ego è ben preciso e lo scoprirai fra pochissimo!

Attenzione, questo potrebbe scioccarti!!!

L'ego, lo sfidante, il corpo di dolore (Eckart Tolle), è un vero e proprio parassita energetico che si nutre dell'energia dei tuoi pensieri e delle tue emozioni negative.

Immagina un gatto in dormiveglia che apre gli occhi al minimo rumore che sente: così il corpo di dolore si sveglia alla prima emozione negativa che provi e lentamente viene a nutrirsi della tua energia continuando ad alimentarla e obbligandoti a reagire ancora più impulsivamente.

Nella Kabbalah, lo Sfidante è indicato con il nome di "Satan" che letteralmente vuol dire avversario in guerra.

[Nota] Non ha niente a che vedere con il diavolo dei film o quello di cui ci parlava il prete a catechismo, queste sono pure invenzioni.
Lo sfidante è il mezzo tramite il quale noi possiamo sfidare noi stessi e diventare più consapevoli e svegli.

Il gioco è semplice, pensi di essere lui, per questo fai di tutto per accontentarlo.

Ps. Alla fine dell'articolo troverai un film che ti consiglio assolutamente di vedere molto ma molto risvegliante.


Come relazionarti al tuo Ego?

Molte persone che seguono un percorso di consapevolezza (ne ho conosciute tante purtroppo), ingaggiano contro il loro ego una sorta di battaglia, logicamente senza alcuna possibilità di vittoria.

Lasciami dire che queste persone non hanno capito proprio niente, perchè l'ego ha un proprio ruolo ben preciso, e anche se può sembrarti strano, la sua funzione è renderti più consapevole.



Senza ego infatti non potresti prendere alcun tipo di consapevolezza, perchè se lui non ci fosse, quale sforzo potresti mai compiere e per quale fine?

[Nota bene]Ricordati sempre che se sei qui in questo momento ci sarà un motivo, e questo ha sempre a che fare con la capacità di vedere la bellezza della realtà al di sotto dei tuoi condizionamenti e pensieri.

L'avversario è quella parte di noi che più ci ama in assoluto, perchè ci mostra dove abbiamo una mancanza e dove dobbiamo lavorare per colmarla.
Se non esistesse la Reazione automatica non ci sarebbe alcuna possibilità di forgiare la nostra consapevolezza, e se siamo qui, è proprio perchè dobbiamo accrescerla. per cui lo sfidante svolge un ruolo importantissimo e necessario.

Il segreto sta tutto nella consapevolezza: più sei consapevole, meno sei ego.


Come accrescere la tua consapevolezza?
  Reazione e Proazione: Il problema e la soluzione


Il problema sta nella difficoltà di resistere alla reazione meccanica.
Ogni volta che reagiamo automaticamente ad un emozione negativa o in base ad una paura, stiamo dando solo più energia all'inconsapevolezza.

La differenza la fa la Proazione, che è l'esatto opposto della Reazione.

Facciamo questo esempio


Un amico ti offende.

Scatta la reazione meccanica dell'ego: attacco e offesa o fuga e risentimento.
Decidi di Pro agire consapevolmente, cioè di osservare attentamente la tua reazione e di essere presente alle tue emozioni.

(Leggi questo post per approfondire il discorso sull'autosservazione)

Importante: Il vero nemico non è la persona che ti offende ma il tuo sentirti offeso, la tua reazione. 

Pro agire significa essere consapevoli dei tuoi pensieri e del perchè la tua reazione ti spinge a sentirti offeso.
E' evidente che se ti senti offeso, è stato toccato un tuo attaccamento, una tua paura, ed è proprio qui che si forma l'ego: sulla paura di perdere quell'attaccamento.


Dopo che sei stato presente e hai osservato la volontà di reagire, rispondi alla situazione come meglio credi, quello che conta è aver bloccato la reazione inconsapevole, e aver scoperto lo sfidante.

Cosa fare adesso?
Come allenarti alla Pro-Azione

Ti sembra difficile proagire?
In effetti non è la cosa più semplice del mondo (stiamo parlando di compiere quello che nessuno osa compiere: prenderci la responsabilità della nostra crescita e della realtà che viviamo).
Il segreto è l'allenamento: più sei presente a te stesso e più ti osservi, più sarai in grado di proagire e gestire i tuoi pensieri e le tue emozioni.

La parole chiave sono:
Osservazione, presenza e accettazione interiore, e il processo non è assolutamente così difficile come può sembrare.

Il segreto della proazione consapevole è racchiuso tutto nel prendere atto che tu non sei ne i tuoi pensieri, ne le tue emozioni ne i tuoi condizionamenti.

1. Come prenderne atto? - Osservazione e ..

1.Crea un testimone interno che osserva e monitora tutto ciò che avviene dentro di te.
La chiave per capire se stai agendo correttamente, è notare se quando osservi le parti di te (le tue ombre), lo stai facendo con risentimento, rabbia o giudizio.
In quest'ultimo caso stai osservando in modo sbagliato,e quello che avviene è semplicemente che una parte di te sta giudicando sbagliata un altra parte di te.

Il testimone osserva senza commentare, senza analizzare e soprattutto senza giudicare.
Prende semplicemente atto di cosa ti passa per la mente, di cosa ti infastidisce quali sono i tuoi giudizi.

Importante: Il testimone non vuole modificare niente di cosa avviene dentro di te e vede i tuoi pensieri  tuoi giudizi e le tue emozioni con intenzione di amarli.

A cosa porta la testimonianza?

Questo miracoloso processo ti porta presto a capire che se tu puoi osservare i tuoi pensieri, allo stesso tempo, non puoi essere i tuoi pensieri, perciò qualunque fastidio che continuerai a provare, non ti riguarderà più da vicino e non continuerai più a dargli l'importanza di prima. Solo questo è sufficiente per stare decisamente meglio.

La sofferenza è creata dall'attaccamento a pensieri, paure e idee preconcette, e grazie all'osservazione prendi consapevolezza delle parti di te che sono attaccate, di conseguenza tu, gradualmente capisci che sei ben altro dalle tue paure.

...Accettazione

La naturale conseguenza dell'osservazione è l'accettazione interiore.
Osservando capisci che sei qualcos'altro da un mucchio di pensieri ed emozioni, ma il passo subito successivo è accettare le tue ombre interne.
L'accettazione potrebbe cambiare totalmente la tua vita perchè più cose accetti di te stesso, più cose accetterai del mondo esterno, e soprattutto più l'esistenza sarà gentile con te. (questo è straordinario!)

Ovviamente la base per porre in essere l'intero processo è ricordarti sempre che il mondo esterno è il tuo riflesso, altrimenti sarebbe impossibile evolversi e fare un lavoro su di te.

Abbiamo quasi concluso questa (lunga) panoramica generale sul risveglio, ma prima di lasciarti al film, ti lascio con queste parole..

Sii presente ai tuoi pensieri come testimone e capisci che non sei tu a decidere cosa pensare.
Continua ad essere presente, concentra tutta la tua energia 10 minuti al giorno per ricordarti che esisti, e da subito la tua percezione del mondo inizierà a cambiare irreversibilmente.

Esci fuori dal tempo, fuori dalla mente, con un osservazione costante di tutte le parti di te, e amale.
Accresci il tuo essere con il fuoco della consapevolezza, ricorda che non c'è niente al di fuori di te, sono i tuoi pensieri, le tue emozioni e le tue idee preconcette ed inconsce che creano il mondo in cui vivi.

Un saluto 

Gianfrancesco

Ps.Per approfondire ti consiglio di vedere il film "Lo Sfidante" che troverai alla fine dell'articolo..

PPs. Ci sono molti libri e video che vorrei suggerirti per approfondire l'argomento, ma credo sia bene partire con: Un nuovo Mondo di Eckart Tolle, e il Potere della Kabbalah di Yehuda Berg.


Se preferisci un Video, ti consiglio di Vedere 


PPPs. Per saperne di più ti consiglio di leggere quest'altro articolo
su come lavorare sulle tue emozioniclicca qui!

PPPPs.( l'ultimo, lo giuro!) 
Ti ricordo che puoi accedere alla tecnica gratuita qui a destra Il potere dell'inconscio:una tecnica semplice e veloce per attivare il tuo genio interiore..

Il film di cui ti parlavo prima è davvero forte, e ti aprirà le porte ad una nuova consapevolezza, ti consiglio vivamente di guardarlo.

Lo Sfidante




Spero che questo articolo ti sia piaciuto! 
Se si ( ma anche se no) lascia qui sotto il tuo commento e condividilo con i tuoi amici!
Ci vediamo presto..
Gianfrancesco


3 commenti:

  1. Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.

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  2. Sembra preso pari pari dal buddismo.

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  3. Mi è piaciuto, perché è da un po' che cerco di capire leggendo questo genere di libri ultimo ma illuminante il Potere di adesso preceduto da diversi libri di Osho.

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